I 12 anni come porta verso l’individualità

8 Aprile, ore 20:30

a cura di Franco Ulcigrai

La Casa d’oro
loc. Cabriolo 40, 43036 Fidenza (PR)

Nel Nuovo Testamento vi è un episodio del Vangelo di Luca in cui Gesù viene trovato dal padre Giuseppe, che lo attendeva a casa, a parlare con i dottori del tempio a Gerusalemme. Quando il padre gli chiede il motivo del suo mancato ritorno, Gesù risponde che “aveva da fare le cose del Padre suo”, intendendo il Padre celeste da cui il suo Essere divino proveniva.

Così abbiamo un’ulteriore conferma che con i 12 anni qualcosa del destino che ogni individuo deve portare a compimento si disvela. Una prima consapevolezza ancora , non per Gesù ma nella maggioranza dell’umanità, non del tutto chiara. Ecco perchè dobbiamo creare per i ragazzi di questa età delle situazioni che li aiutino a vedere “oltre”, a intravedere ciò che ognuno ha preparato per se stesso nel suo percorso tra il mondo spirituale e quello terreno.
Nel Rinascimento gli artisti che hanno portato il loro segno pittorico avevano, quasi sempre, una visione ampliata rispetto all’evoluzione umana; così nelle loro opere possiamo trovare molte cose che ci aiutano a comprendere come essa si svolge nelle diverse fasi. il dipinto di Andrea del Verrocchio “Tobia e l’angelo” ne è una delle testimonianze più meravigliose. Qui entriamo nel passaggio del dodicesimo anno, con gli entusiasmi e le incertezze che lo caratterizzano.
Attraverso l’osservazione del dipinto, e partendo dal racconto dell’Antico testamento a cui esso è riferito, proveremo a tratteggiare alcuni aspetti di questo importante momento evolutivo.
L’incontro è aperto a tutti.

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